Viaggiare/suonare/cantare/raccontare/resistere/esistere
Scene da una presentazione | A Night with Richard Ashcroft | Il mio intervento al TEDx di Pesaro | La Grande Cecità arriva a Napoli | Maya Angelou ai Percorsi Americani | Prossimi appuntamenti
Scene da una presentazione



Il divano rosso di Verso Libri è comodissimo, Milano di sabato col sole è bellissima ma troppa gente troppa gente troppa gente, Ah, hai pubblicato un libro di poesie? Allora tra cinque minuti cominciamo, Sì ci sono un paio di posti liberi in prima fila, No, per me un chinotto, grazie, E comunque qui si tratta di scope, tavoli, finestre, letti, Io ci sento la musica qui dentro, dovrebbe esserci anche nei romanzi, Mi fai una dedica per Daniela che domani è il suo compleanno? Io da quando ho cambiato lavoro ho scoperto i week-end, Allora, Giorgina, ti sei annoiata molto? Un po', però ho imparato tutti i titoli dei libri nello scaffale alla mia destra, No, avevo detto che non avrei letto neanche una poesia, Qui invece il linguaggio diventa quasi sacro, Ti abbiamo preso un mazzo di fiori per la tua prima presentazione! Chiudiamo con un'ultima domanda? Scusa, ti spiacerebbe spiegarmi cos'hai scritto nella dedica che non ci capisco niente? Va bene allora leggo solo questa poi basta, avevo detto che non non ne avrei letta neanche una, Alcune sono più narrative, altre più rivolte verso l'interno, Io non sono d'accordo sulla depressione, Queste secondo me sono poesie dell'ordinario affettivo, contengono una delicatezza che definirei radicale, sei d'accordo? Il bagno è al piano di sopra, le scale sono qui dietro. Papà mi compri questo libro? C'è una responsabilità in questo sguardo, contiene una dimensione collettiva, politica, anche civile, secondo me. Mi sembra di conoscerti un po' di più adesso, non sono in molti a esporsi così tanto in pubblico, Va bene, direi che per oggi è sufficiente, grazie a voi per essere venuti e a Ludovica Amat e Alessandro Mazzina per avermi fatto compagnia. Beviamo qualcosa?
Se volete una copia di Voli domestici lo trovate in tutte le librerie. Se preferite acquistarlo online, lo trovate anche sul mio sito (dedica personalizzata inclusa).
Giocare col fuoco live: A Night with Richard Ashcroft
A Night with Richard Ashcroft – il nuovo appuntamento di Giocare col Fuoco Live, la registrazione dal vivo del programma omonimo di Fabrizio Coppola in onda ogni domenica su Radio Popolare.
Secondo Noel Gallagher, i Verve sono stati “una delle band più importanti della storia” mentre Chris Martin ritiene che Ashcroft sia “il miglior cantante del mondo”. Richard Ashcroft, soprannominato dalla stampa britannica “Mad Richard” nel periodo in cui parlò dei suoi problemi con la depressione, è stato il fondatore e unico songwriter dei Verve, band che ottenne un grande successo nonostante la relativamente breve carriera. Chiusasi quella splendida avventura, che ha incluso una breve reunion, Ashcroft si è dedicato alla carriera solista, pubblicando dischi nei quali il suo cristallino talento di songwriter e la sua voce ricca di chiaroscuri emergono ancora con prepotenza.
Come sapete da Germi i posti non sono tantissimi, assicuratevi qui il vostro biglietto.
Il mio intervento al TEDx di Pesaro
Con un intervento dal titolo suggestivo, Fabrizio Coppola segue le vicende di alcune figure simboliche, persone comuni e uomini e donne straordinari, spostando lo sguardo su diverse parti del pianeta, o meglio dell’universo. L’obiettivo è tessere quel filo che, se seguito fino in fondo, ci porta a riscoprire che siamo tutti intrecciati gli uni agli altri e che i nostri destini individuali non sono che minuscoli frammenti di un orizzonte collettivo. Attraverso luoghi, epoche e storie di persone comuni e straordinarie, questo viaggio ci porta dallo Stretto di Bab el-Mandeb, culla della diffusione dell’Homo sapiens, fino a Marte, prossima frontiera dell’umanità. Seguendo il filo invisibile che lega un uomo con un carrello a Milano, una donna su un ponte della Senna e il sequenziamento del genoma dei Neanderthal in Svezia, riscopriamo come i nostri destini individuali siano parte di un più ampio orizzonte collettivo. Perché, alla fine, siamo tutti connessi.
La Grande Cecità arriva a Napoli
Il corso su Letteratura e cambiamento climatico che curo per Spore, scuola di campagna, arriva a Napoli, nella splendida Libreria Colonnese. Prenotazioni a questo indirizzo.
Maya Angelou ai Percorsi Americani
Ha solo tre anni Maya quando, assieme al fratellino di poco più grande, dalla California viene spedita in Arkansas a vivere con la nonna e lo zio storpio perché i genitori si sono separati. Inizia da qui il racconto dei primi diciassette anni della sua vita: un classico della letteratura moderna sconvolgente e lirico allo stesso tempo, il primo bestseller scritto da una donna afroamericana, in cui l’irrefrenabile voglia di vivere si intreccia con il dolore di un’esistenza crudele, rivelando un’emotività potente e spesso contraddittoria. I due fratelli crescono nell’Emporio della nonna come «in un luna park il cui guardiano se ne era andato per sempre», e qui conoscono incanto e orrore, affetto e pregiudizio. L’America degli anni Trenta è popolata di eroi – i raccoglitori di cotone dalle dita tagliate e le schiene sfinite, ma anche i protagonisti dei libri che Maya divora -, e soprattutto di orchi – i “ragazzi” del Ku Klux Klan, il patrigno che a otto anni la violenta. Nonostante le difficoltà, l’indifferenza, gli abusi, Maya saprà costruire il proprio riscatto: anni dopo, a San Francisco, imparerà ad amare se stessa, a riconoscere la gentilezza negli altri, a controllare il proprio spirito indomito, e a usare le parole degli autori che ama per rompere la gabbia della sofferenza e innalzare il canto della propria vita.
Ci vediamo da Altro, in via Brioschi a Milano, il 22 aprile alle 19:30. Posti limitati che purtroppo per questo titolo c’è una sola serata disponibile invece delle due abituali. Info & prenotazioni qui.
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La vita che salvi può essere la tua
Vi lascio con una delle poesie contenute in Voli domestici. Il titolo è rubato a Flannery O’Connor (perché siamo nani sulle spalle dei giganti), e quando sarete arrivati alla fine della poesia vi sarà chiaro che era proprio il titolo perfetto.
C’è un lucernario sopra il tavolo
è lì che vanno a rifugiarsi gli insetti che entrano dalla finestra.
Oggi è stato il turno di un’ape enorme.
Dopo un po’ che sbatteva contro il vetro,
ho preso la scopa per scacciarla o anche peggio.
Al mio secondo tentativo,
si è poggiata sulle setole di plastica nera,
ha usato lo strumento che avevo scelto
per ucciderla, per salvarsi.
L’ho portata alla finestra
ed è volata via,
e anche io con lei.
Ci vediamo in giro. Fate i bravi, se è possibile. E se non è possibile, fate attenzione.
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