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Acquista: Heartland (libro + cd, solo libro o solo cd)
Live: Heartland verrà presentato dal vivo il 26 febbraio al Biko, Milano: acquista qui i biglietti
Ultima chiamata per il Release Party di Heartland, domenica 26/2 al Biko, via Ettore Ponti, Milano. Suoneremo tutte le canzoni di Heartland e pescheremo qua e là alcuni brani dai miei dischi precedenti. Sarà una festa, innanzitutto per ringraziare tutti i sostenitori della campagna di crowdfunding senza i quali tutto questo non esisterebbe.
Nel frattempo sono arrivati anche i cd, e a me sembra che siano davvero belli.
Qui invece le copie del libro
Se non le avete ordinate tramite il crowdfunding, potete farlo seguendo questo link.
Novità anche dalla stampa, con altre recensioni, e devo dire che sono tutte molto positive.
Arianna Marsico, su Mescalina.it
Se infatti l’arioso respiro sonoro si fa internazionale e va lontano (Sharon Van Etten, War On Drugs, The National), lo sguardo dell’anima è dannatamente vicino. Ed è volto alla perdita, a quel vuoto che ti assale e che devi sconfiggere per ricominciare. In Lettera a C. Non ci sono più le pur goffe speranze dell’uomo formica (La ballata dell’uomo formica): “Guardammo la notte, cambiare colore sui bordi di una vita che non esisteva”. La farsa shakespeariana dell’esistenza è ormai chiara, siamo noi “a essere diversi, perduti e vinti”. “Ricordi la notte del tuo compleanno, lanciando le bottiglie contro i cartelloni elettorali” è da sola un epitaffio dell’irreversibilità del tempo: non solo perché i compleanni segnano implacabili gli anni, ma anche per quell’immagine dei cartelloni elettorali ormai quasi scomparsi in campagne elettorali sempre più digitali e liquide.
Stefano Bartolotta su indieroccia.it parte da Heartland per fare alcune considerazioni interessanti sulla scena musicale nel suo complesso all’interno di un pezzo lungo e ragionato.
Insomma, altro che la Tachipirina 500 che se ne prendi due diventa mille, o il non aver più né fame né sete e sentire il cuore andare più veloce. Qui siamo su ben altri livelli di profondità emotiva, e, se è vero che a leggere così, ciò che racconta Coppola potrebbe essere visto come caratterizzato da troppa negatività, l’ascolto assume, invece, i toni della catarsi, nel senso che le cose stanno così ma è meglio dirselo per rafforzare la propria corazza e, magari, avere la forza di voltare pagina, invece di rifugiarsi in frasette tanto accattivanti nell’immediato quanto vuote nel lungo periodo. La costruzione complessiva di quest’opera crea un risultato maggiore della somma delle parti, le quali possono essere godute appieno solo se fatte interagire tutte assieme, perché una volta funzionava così, e anche se, come ho già detto, questo modo di fare musica non si è mai davvero perso, era da tanto che non si sentiva un disco che richiamasse lo splendore di quella Milano lì, e ce n’era proprio bisogno, come ho spiegato, non solo per nutrire la nostalgia. Per fortuna, ci ha pensato Fabrizio Coppola con questo ritorno.
Tutti al lavoro al quartier generale di Heartland per preparare le ricompense
Domani intorno alle 12:45 sarò a Good Times su Radio Popolare ospite di Elena Mordiglia per presentare il release party di domenica. Dovrò parlare del mio libro preferito, tra le altre cose, e non ho ancora deciso quale scegliere. La notte porterà consiglio, spero.
E anche per questa volta è tutto. Spero di vedervi domenica. Vi lascio con una foto live dal Broken Bones Tour dei Junkyards
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