A volte la vita non va come avevamo immaginato, e quindi ci imbarchiamo in un viaggio, un viaggio alla ricerca di noi stessi, di ciò che ci manca e di un posto che possiamo chiamare casa. E poi, magari decenni dopo, scopriamo che quel posto era sempre stato con noi, e che avremmo potuto raggiungerlo senza muoverci di un millimetro. Questo non vuol dire che il viaggio sia inutile, anzi, è necessario. È un viaggio di scoperta di se stessi.
Le parole qui sopra non sono mie, ma di Steven Van Zandt (aka Miami Steve, aka Little Steven, cioè lo storico chitarrista della E Street Band, nonché attore [Soprano, Lilyhammer], attivista politico e tanto altro ancora), che ho avuto la fortuna di intervistare dal vivo nel corso di una diretta di Radio Popolare per la presentazione del suo memoir. Se volete saperne di più, ho affidato a Minima & Moralia un breve racconto della serata.
Poi, sono iniziati i lavori per la registrazione del mio nuovo disco. Dopo dieci anni di pausa ho accumulato una vagonata di materiale che sto selezionando insieme al produttore, vale a dire Giuliano Dottori, cantautore, musicista e produttore, collaboratore e amico di vecchia data. E visto che quest’anno il mio ultimo disco compie dieci anni, ho pensato di festeggiare il duplice avvenimento con un concerto speciale che si terrà il 18 novembre all’Arci Bellezza di Milano. Tutte le informazioni le trovate qui.
Infine inizio anche a dirvi che il 30 novembre ripartiranno i miei Percorsi Americani, finalmente in presenza. Quest’anno si svolgeranno da Germi, sempre qui a Milano, in via Cicco Simonetta. Un libro al mese, di martedì, per sette mesi, fino a maggio. Presto tutte le informazioni.
Chiudo con due parole su Giocare col fuoco su Radio Popolare: siamo giunti alla settima puntata, e devo ammettere che poche cose nella vita mi hanno dato una gioia simile. Essendo un uomo profondamente novecentesco, subisco il fascino della radio, e spero anche voi. Qui trovate l’archivio con tutte le puntate trasmesse finora, da riascoltare in formato podcast.
Come sempre, grazie per l’attenzione e ci risentiamo alla prossima
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