In tour: Milano, Torino, Roma, Pesaro, Ancona, Benevento...
E poi: i Percorsi Americani con Faulkner | L'ultima luce sulla Terra: il ritorno dei Junkyards! | Giocare col fuoco live | Progetti per il futuro: cosa bolle in pentola
HEARTLAND: SOLO TOUR 2024
Care e cari tutti, a febbraio sarò di nuovo in tour e ne sono particolarmente felice perché erano davvero anni che non facevo così tanti concerti in un mese e poi perché avrò la possibilità di tornare in città da cui manco da anni (Roma, Torino) e in altri luoghi che per me hanno un significato speciale. Vi incollo qui sotto il calendario, che come vedete parte proprio da Milano: a un anno dall’uscita del disco torno a suonare le canzoni di Heartland nella mia città, questa volta da solo con le mie chitarre e il pianoforte: posso promettervi fin d’ora che sarà una serata davvero speciale, non perdetevela. L’appuntamento è per venerdì 2 febbraio all’Arci La Scighera, in zona Bovisa (ingresso 8 euro con tessera Arci, biglietti in cassa). Spero di vedervi tutti e di poter festeggiare così la fine di un anno per me davvero strepitoso e l’inizio di un altro che spero ancora migliore. Per le info sulle altre date tenete d’occhio i miei canali social, a mano a mano che arrivano le pubblico.
IL TOUR
02/02 Arci La Scighera, Milano info qui
03/02 Mig, Cupramontana (AN)
04/02 Spazio Webo, Pesaro
09/02 PiùSpazio Quattro, Torino info qui
11/02 Vigna Alta, Lodi
15/02 Art Sound & Vision, Roma
16/02 TBA, Napoli
17/02 Eskimo, Benevento
18/02 Terrazza Gattapone, Eboli (SA)
PERCORSI AMERICANI: LUCE D’AGOSTO DI WILLIAM FAULKNER
“La sua calma camicia bianca e le sue ritmiche gambe scure morivano fra lunghe ombre che si ergevano squadrate, enormi contro le stelle di agosto: un magazzino del cotone, una bassa cisterna cilindrica come il torso di un mastodonte decapitato, una fila di carri merci. Attraversò le rotaie, i binari resi per un istante un doppio luccichio verde da un interruttore di scambio, poi di nuovo svaniti. Al di là delle rotaie cominciava il bosco. Lui però trovò subito il sentiero, che saliva tra gli alberi, con le luci della città che adesso ricominciavano a vedersi dall’altra parte della valle dove correva la ferrovia. Ma non guardò indietro finché non raggiunse la cresta della collina. A quel punto vide la città, il bagliore, le singole luci dove le strade si irradiavano dalla piazza. Vedeva la strada giù per la quale era venuto, e l’altra strada, quella che lo aveva quasi tradito; e più oltre, ad angoli retti, il lontano bastione della città stessa, e nell’angolo in mezzo, il pozzo nero dal quale era fuggito col cuore come un tamburo e le labbra torve. Non una luce ne emanava, da là nessun respiro, nessun odore. Giaceva laggiù in fondo, nero, impenetrabile, con la ghirlanda delle sue tremule luci d’agosto. Poteva essere la cava originaria, l’abisso stesso.”
Non c’è una singola parola in questo romanzo che non sia stata evidentemente soppesata e scelta tra altre mille dall’autore ma allo stesso tempo la prosa non risente affatto di tutto quel lavoro, scorre come un fiume gonfio di pioggia che già sente l’aria salmastra dell’Oceano. Noi ne parleremo nel prossimo appuntamento dei Percorsi Americani, lunedì 29 online e martedì 30 da Un locale palco cucina, qui a Milano. Prenotazione obbligatoria, come al solito qui trovate tutte le info.
L’ULTIMA LUCE SULLA TERRA: IL RITORNO DEI JUNKYARDS
Era il dicembre del 2010 quando acquistai una nuova chitarra acustica, una meravigliosa Gibson j-45 custom, dopo aver passato un intero pomeriggio in un negozio di Gallarate a provare e riprovare tutti i modelli disponibili. Un suono incredibile, un profumo di legno che tutti i chilometri percorsi fino a oggi non sono riusciti ad affievolire. Una custodia rigida ricoperta all'interno di una pelliccetta fucsia (o di qualsiasi colore sia davvero, io sono un po’ daltonico).
In ogni caso, quella chitarra smosse qualcosa dentro di me. Nel giro di dieci giorni, lavorando febbrilmente in preda a un'ispirazione arrivata da chissà dove, nei miei quaderni comparve materiale sufficiente per un disco in inglese. Folk, roots, qualche spruzzata tex-mex, un tocco di blues: quella chitarra aveva aperto il mio vaso di Pandora.
Coinvolsi alcuni musicisti, registrai le canzoni e qualche mese dopo The Junkyards debuttarono con la loro opera prima, intitolata Last Light on Earth. Paolo Soffientini alla batteria, Marco Ferrara al basso e al contrabbasso, registrato da Giuliano JacuziStudio e Massimiliano Lotti nello studio di Giuliano. L'artwork del cd in edizione limitata che avevamo pubblicato era realizzato da Antonella Paulon con i bellissimi dipinti di Gaia Grassi.
Da lì seguirono molte cose: passaggi su Caterpillar di RadioRaiDue e su diverse radio fm americane (!), una serie nutrita di concerti in Italia, Svizzera, Germania (inclusa la partecipazione al festival annuale dedicato a Woody Guthrie in un locale di Amburgo), un tour di tredici concerti in quattordici giorni in tutto il Sud Italia (con Francesco Campanozzi come special guest).
Sono passati dodici anni direi, da qualche giorno il disco è presente sulle piattaforme di streaming (grazie Nicolò Zaganelli) e una nuova formazione dei Junkyards con Marco Ferrara al contrabbasso e Jacopo Pellegrini alle percussioni è pronta a fare un altro pezzetto di strada. Abbiamo debuttato il 20 gennaio in un posto che è casa, l'Arci Pintupi di Verderio Inferiore e altre date salteranno fuori. Se siete curiosi, qui tutti i link utili:
GIOCARE COL FUOCO LIVE
Quando quest'anno mi sono deciso a lanciare la versione dal vivo della mia trasmissione su Radio Popolare, avevo delle buone sensazioni ma non pensavo che le cose sarebbero andate come stanno andando. Quindi, innanzitutto grazie a chi ha affollato Germi per Furore! Steinbeck/Guthrie – eravate tantissimi, è stata una serata splendida! Poi posso già annunciarvi che i prossimi appuntamenti si terranno a marzo, aprile e maggio, e sto scegliendo i temi. Febbraio salta a causa del nutrito calendario del mio tour per Heartland, e ovviamente la cosa non mi dispiace...
Qui il recap delle tre puntate realizzate finora, con il link per recuperarle in podcast e ascoltarle se e quando vi andrà (le trovate anche su Spotify, Apple Music ecc.).
Nelle vene dell'America
Letture: I Nomadi, Steinbeck; Strade Blu, William Least-Heat Moon; Solo un fiume a separarci, Francisco Cantù. Canzoni Beck, The Golden Age; Eddie Vedder, Society; Cat Power, The Greatest; Jesus Don't Want Me for a Sunbeam, The Vaselines.
Puntata registrata dal vivo il 19/10/2023 presso Germi, Milano. F. Coppola, voce narrante, voce, chitarra M. Confalonieri, pianoforte, tastiere.
Speciale Nebraska
Un viaggio nel capolavoro acustico di Springsteen. Fabrizio Coppola: voce narrante, voce, chitarra; registrato dal vivo a Germi, Milano, il 19 novembre 2023 da Davide Lo Re.
Furore! Steinbeck/Guthrie
Libri: John Steinbeck, Furore. Musica: This Land Is your Land, I Ain't Got no Home, Do Re Mi, Woody Guthrie; The Ghost of Tom Joad, B. Springsteen.
Fabrizio Coppola: voce narrante, voce, chitarra; registrato dal vivo a Germi, Milano, il 10 gennaio 2024 da Guido Andreani.
COS’ALTRO BOLLE IN PENTOLA?
Poesia, poesia, poesia. A marzo partirà un ciclo di tre incontri dedicati alla poesia, in presenza e anche online – sto definendo il calendario, le autrici e gli autori, i temi e il taglio – presto saprete tutto.
Il mio romanzo. Male, male, male. Non riesco a trovare il tempo per finire di scriverlo, mentre nel frattempo alcune letture mi stanno facendo venire in mente altre idee. Comincio a credere che non riuscirò mai a portarlo a termine. Come sempre, chi vivrà vedrà.
Lezioni nelle scuole. Come vi avevo annunciato, avevo voglia di tornare a portare nelle scuole le mie “lezioni” su musica e letteratura, e a quanto pare qualcosa si sta muovendo. Rinnovo l’invito agli insegnanti tra voi, fatevi avanti, faremo cose bellissime insieme.
Anche per oggi è tutto. Spero di vedervi tutti in giro durante il tour, non vedo l’ora!
Fate i bravi, se non è possibile fate attenzione
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Heartland è il mio ultimo disco. Lo puoi ascoltare qui:
Spotify | Apple Music | YouTube | Tidal | Deezer | Amazon
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